La Sclerosi Multipla non è
un motivo per rinunciare ad avere figli.
Dal punto di vista medico, in
caso di SM, non vi sono controindicazioni o impedimenti per la gravidanza
e il parto.
La SM non influenza negativamente la fertilità di una donna.
La SM non ha alcun effetto sulla capacità di una donna di
iniziare una gravidanza, di portarla a termine senza complicazioni
e di avere un bambino sano.
I bambini nati da donne affette da SM sono di peso normale e non
presentano un rischio più alto di sviluppare problemi mentali
o fisici.
Durante la gravidanza, la malattia ha un'evoluzione più attenuata,
in particolare negli ultimi tre mesi.
Durante il puerperio, nella maggior parte delle donne (80%) si nota
una maggiore frequenza di ricadute, soprattutto nei primi tre mesi
subito dopo il parto, ma si tratta di una fase transitoria e non tale
da interferire con l'evoluzione complessiva della malattia.
Molti ricercatori hanno riportato una tendenza ad una minor frequenza
delle ricadute durante la gravidanza ed un aumento della frequenza delle
ricadute nel postpartum.
Questa tendenza è riconosciuta anche per altre
malattie autoimmuni come per esempio l’artrite reumatoide e la miastenia
gravis e sarebbe da imputare alle variazioni immunologiche che avvengono
fisiologicamente in gravidanza. Il feto infatti esprime antigeni di istocompatibilità
paterni che sono immunologicamente estranei ai tessuti materni, così alcuni
meccanismi devono prevenire la reazione di rigetto della madre per il
feto. La gravidanza induce dei cambiamenti nel sistema immunitario includendo
sia fenomeni di immunosoppressione locale sia un elevato
stato di immunocompetenza materna.
Proprio i cambiamenti che si realizzano
durante la gravidanza ed il postpartum nel sistema immunitario spiegano
in parte gli effetti che la gravidanza esercita sull’attività clinica
della SM.
La Sclerosi Multipla attualmente è considerata una patologia
autoimmune mediata dai linfociti T, molti meccanismi durante la gravidanza
sarebbero in grado di alterare le sottopopolazioni delle cellule
T o la funzione stessa delle cellule T ed avere quindi rilevanti
conseguenze cliniche.
Inoltre nel sangue delle donne in gravidanza alcune
sostanze ad attività immunologica sono risultate aumentate, tra queste
per esempio l’interferone beta, alcuni ormoni steroidei, e le citochine.
Studi clinici Negli ultimi 40 anni diversi studi sono stati effettuati
su alcune centinaia di donne con SM: si è arrivati alla conclusione che
la gravidanza è sicura o addirittura ha
un effetto protettivo per le donne con la SM.