Riassunto
delle Caratteristiche del Prodotto
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
AZATIOPRINA WELLCOME 50 mg Compresse
rivestite con film
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E
QUANTITATIVA
Una compressa contiene: Principio
attivo: Azatioprina 50 mg Per gli eccipienti vedere 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Compresse
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
AZATIOPRINA WELLCOME è utilizzata
come agente immunosoppressivo ed antimetabolita sia da sola che, più
comunemente, in associazione ad altri farmaci (solitamente cortisonici) e
tecniche che influenzano la risposta immunitaria. L'effetto terapeutico può
essere evidente solo dopo settimane o mesi e può comportare una riduzione della
posologia degli steroidi, così riducendo la tossicità associata agli alti
dosaggi e all'uso prolungato dei cortisonici. AZATIOPRINA WELLCOME, in
associazione con i cortisonici e/o con altri farmaci e tecniche
immunosoppressive, è indicata nel trattamento dei pazienti che hanno ricevuto
trapianti d'organo. AZATIOPRINA WELLCOME, sia da sola che più comunemente in
associazione con i cortisonici e/o altre tecniche, è stata utilizzata con
beneficio clinico, comprendente anche la riduzione della posologia o
l'interruzione dei cortisonici, in pazienti affetti dalle seguenti patologie:
artrite reumatoide severa, lupus eritematoso sistemico, dermatomiosite,
polimiosite, epatite cronica attiva autoimmune, pemfigo volgare, poliarterite
nodosa, anemia emolitica autoimmune, porpora trombocitopenica cronica
idiopatica refrattaria. AZATIOPRINA WELLCOME è indicata nel trattamento delle
forme moderate-gravi delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino
(malattia di Crohn e colite ulcerosa) nei pazienti nei quali sia richiesta la
terapia corticosteroidea per tempi prolungati (pazienti con dipendenza da
steroidi), nei pazienti che non tollerano la terapia corticosteroidea, o nei
pazienti refrattari agli steroidi o ad altre terapie standard di primo impiego.
04.2 Posologia e modo di
somministrazione
Adulti e bambini Nei trapianti, a
seconda del regime di immunosoppressione adottato, si usa generalmente una dose
di carico fino a 5 mg/kg/die per via orale. La dose di mantenimento varia da 1
a 4 mg/kg/die per via orale, aggiustata secondo le esigenze cliniche e la
tolleranza ematologica. La terapia con AZATIOPRINA WELLCOME deve essere
continuata indefinitamente, sia pure a basso dosaggio, per evitare il rischio
di rigetto del trapianto. Nelle altre indicazioni in generale la dose iniziale
è compresa tra 1 e 3 mg/kg/die e deve essere ridotta a seconda delle esigenze
cliniche (che possono non essere evidenti per settimane o mesi) e della
tolleranza ematologica. Quando la risposta terapeutica è evidente, occorre
considerare la possibilità di ridurre la dose di mantenimento al livello di
posologia più basso compatibile con il mantenimento della risposta terapeutica.
Se non si osserva alcun miglioramento nello stato di salute del paziente nei
primi tre mesi, occorre considerare la possibilità di interrompere la terapia
con AZATIOPRINA WELLCOME. Tuttavia, nei pazienti con malattia infiammatoria
cronica dell’intestino, deve essere presa in considerazione una durata di
trattamento non inferiore ai 4 mesi in quanto una risposta al trattamento può
non essere clinicamente evidente prima di tale periodo. La dose di mantenimento
richiesta può variare fra 1 e 3 mg/kg/die, dipendendo dalla patologia in
trattamento e dalla risposta individuale del paziente, compresa la tolleranza
ematologica. Uso nei pazienti anziani L'esperienza di somministrazione di
AZATIOPRINA WELLCOME nei pazienti anziani è limitata.
Sebbene i dati disponibili non evidenzino che l'incidenza degli effetti
indesiderati nei pazienti anziani sia più alta di quella negli altri pazienti
trattati con AZATIOPRINA WELLCOME, si raccomanda di utilizzare le 1 - 7 dosi
più basse fra quelle considerate di norma (vedere 4.2 “Adulti e bambini”).
Attenzione particolare deve essere posta al monitoraggio costante della
risposta ematologica e a ridurre la dose di mantenimento al minimo richiesto
per ottenere la risposta clinica.
Uso nei pazienti con insufficienza renale e/o epatica Nei pazienti con
insufficienza renale e/o epatica si devono utilizzare le dosi più basse fra
quelle considerate di norma (vedere 4.4).
04.3 Controindicazioni
AZATIOPRINA WELLCOME è controindicata
nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli
eccipienti. Anche l'ipersensibilità alla 6.mercaptopurina può essere causa di
ipersensibilità al farmaco. La terapia con AZATIOPRINA WELLCOME non dovrebbe
essere iniziata in donne in stato di gravidanza.
04.4 Speciali avvertenze e
precauzioni per l'uso
Monitoraggio L'uso di questo farmaco
presenta rischi potenziali, pertanto esso non dovrebbe essere usato a meno che
il paziente non possa essere adeguatamente controllato per gli effetti tossici
durante la terapia. Durante le prime otto settimane di terapia con AZATIOPRINA
WELLCOME si devono eseguire esami emocromocitometrici, inclusa la conta delle
piastrine, almeno settimanalmente (e più frequentemente quando vengono
utilizzate alte dosi o in presenza di alterazioni della funzionalità renale od
epatica). La frequenza degli esami emocromocitometrici può essere ridotta nel
prosieguo della terapia, ma si raccomanda di effettuarli a intervalli ripetuti
distanziati di non più di 3 mesi. I pazienti a cui viene somministrata
AZATIOPRINA WELLCOME devono essere istruiti a riferire al proprio medico
curante qualsiasi evidenza di infezioni, facilità all'evenienza di emorragie od
ematomi od altre manifestazioni che possano essere legate a depressione
midollare. Esistono individui con deficienza ereditaria dell'enzima tiopurina
metiltransferasi (TPMT) che possono essere sensibili in modo non usuale
all'effetto mielosoppressivo della azatioprina e portati a sviluppare una
rapida depressione midollare a seguito del trattamento iniziale con AZATIOPRINA
WELLCOME.
Questo problema può essere esacerbato dalla somministrazione contemporanea con
farmaci che inibiscono il TPMT, quali l'olsalazina, la mesalazina o la
sulfasalazina. Alcuni laboratori effettuano test per la deficienza di TPMT,
sebbene tali test non abbiano dimostrato di identificare tutti i pazienti a
rischio di tossicità grave.
Pertanto l'attento monitoraggio della conta ematica è sempre necessario. È
impossibile correlare i livelli plasmatici di azatioprina o di 6.mercaptopurina
all'efficacia terapeutica o alla tossicità.
La conversione metabolica dell'acido 6.tioinosinico in acido 6.tiourico per
mezzo dell'enzima xantino-ossidasi non è dipendente da una funzione epatica e/o
renale intatte. Insufficienza renale e/o epatica Studi controllati non hanno
supportato la possibilità che la tossicità di AZATIOPRINA WELLCOME possa essere
aumentata dalla presenza di insufficienza renale. Ciò nonostante si raccomanda
di utilizzare le dosi più basse fra quelle considerate di norma e di monitorare
attentamente la risposta ematologica.
Le dosi devono essere ulteriormente ridotte se si presenta tossicità ematica.
È necessaria cautela durante la somministrazione di AZATIOPRINA WELLCOME a
pazienti con disfunzioni epatiche, che devono essere sottoposti regolarmente a
conta ematica completa e a test di funzionalità epatica.
In tali pazienti il metabolismo di AZATIOPRINA WELLCOME può essere ridotto, ed
il dosaggio di AZATIOPRINA WELLCOME deve essere ridotto alle dosi più basse fra
quelle considerate di norma.
Le dosi devono essere ulteriormente ridotte se si presenta tossicità ematica.
Esperienze limitate suggeriscono che AZATIOPRINA WELLCOME non dia benefici ai
pazienti con deficienza di ipoxantina guanina fosforibosil transferasi
(sindrome di Lesh-Nyhan).
Pertanto considerato le anomalie del metabolismo in tali pazienti, non è
prudente raccomandare la somministrazione di AZATIOPRINA WELLCOME in questi
pazienti.
Mutagenesi Sono state osservate anomalie cromosomiche in pazienti maschi e
femmine trattati con AZATIOPRINA WELLCOME.
È difficile stabilire il ruolo di AZATIOPRINA WELLCOME nello sviluppo di tali
anomalie. Sono state osservate anomalie cromosomiche, che scompaiono col tempo,
nei linfociti della prole di pazienti trattati con AZATIOPRINA WELLCOME.
Tranne che in casi estremamente rari, nessuna evidente anomalia fisica è stata
osservata nella prole di pazienti trattati con AZATIOPRINA WELLCOME.
Azatioprina e luce ultravioletta a onde lunghe hanno mostrato un effetto
clastogeno sinergico nei pazienti trattati con azatioprina per alcuni disturbi.
Effetti sulla fertilità Il miglioramento della insufficienza renale cronica
dovuto al trapianto renale, che ha comportato la somministrazione di
AZATIOPRINA WELLCOME, è stato accompagnato dall'incremento della fertilità nei
2 - 7 pazienti trapiantati sia maschi che femmine (vedere 4.6). Cancerogenesi
(vedere 4.8) I pazienti in terapia immunosoppressiva presentano un rischio
maggiore di sviluppare linfomi non- Hodgkin’s e altri tumori maligni, in
particolare tumori cutanei (melanoma e non-melanoma), sarcoma (Kaposi e
non-Kaposi) e cancro del collo dell’utero in situ.
Il rischio sembra essere correlato alla intensità ed alla durata della
immunosoppressione, piuttosto che all'uso di uno specifico agente.
È stato riportato che la riduzione o l'interruzione della immunosoppressione
può essere associata alla parziale o completa regressione dei linfomi
non-Hodgkin e sarcoma di Kaposi. I pazienti in trattamento con più agenti
immunosoppressori possono essere a rischio di una sovra- immunosoppressione, pertanto
tale terapia deve essere mantenuta al più basso livello efficace.
Poichè in tali pazienti è usuale l'incremento del rischio di tumori cutanei, si
deve limitare l'esposizione alla luce solare e alla luce ultravioletta, e i
pazienti devono indossare un abbigliamento protettivo e utilizzare creme solari
ad elevato fattore di protezione. Infezione da Virus della Varicella Zoster
(vedere 4.8) L’infezione da virus della varicella zoster (VZV; varicella e
herpes zoster) può divenire grave durante la somministrazione di
immunosoppressori.
Deve essere posta attenzione in particolare con riferimento a quanto segue:
prima di iniziare la somministrazione di immunosoppressori, il medico deve
verificare se il paziente ha una anamnesi positiva per infezione da VZV.
Un test sierologico può essere utile per determinare precedenti esposizioni.
I pazienti che non hanno precedenti di esposizione devono evitare il contatto
con individui che hanno la varicella o l’herpes zoster. Se il paziente è
esposto al VZV, deve essere posta particolare attenzione per evitare che i
pazienti sviluppino varicella o herpes zoster, e può essere presa in
considerazione una immunizzazione passiva con immunoglobuline della
varicella-zoster (VZIG). Se il paziente è infettato con VZV, devono essere
prese appropriate misure, che possono includere terapia antivirale e terapie di
supporto. Il medicinale contiene lattosio quindi non è adatto per pazienti con
deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di
glucosio/galattosio.
04.5 Interazioni
Allopurinolo/oxipurinolo/tiopurinolo
L'attività della xantino-ossidasi è inibita dall'allopurinolo, dall'oxipurinolo
e dal tiopurinolo con la conseguenza di una ridotta conversione dell'acido
6.tioinosinico biologicamente attivo in acido 6.tiourico biologicamente
inattivo.
Quando l'allopurinolo, l'oxipurinolo e/o il tiopurinolo sono somministrati in
associazione con la 6.mercaptopurina o con l'azatioprina, la dose di questi
ultimi deve essere ridotta ad un quarto della dose originale. Agenti bloccanti
neuromuscolari AZATIOPRINA WELLCOME può potenziare il blocco neuromuscolare
prodotto dagli agenti depolarizzanti come la succinilcolina e può ridurre il
blocco promosso dai farmaci non depolarizzanti come la tubocurarina. La potenza
di tale interazione è notevolmente variabile.
Warfarin È stata riportata inibizione dell'effetto anticoagulante di warfarin,
quando somministrato con azatioprina. Agenti citostatici/mielosoppressivi La
somministrazione concomitante di farmaci citostatici, o farmaci che possono
avere effetto mielosoppressivo, come la penicillamina, deve essere, ove
possibile, evitata.
Esistono segnalazioni contrastanti di interazioni cliniche, che comportano
anomalie ematologiche gravi, tra AZATIOPRINA WELLCOME e co-trimossazolo. È
stato riportato un caso che suggerisce che la comparsa di anomalie ematologiche
può essere dovuta alla concomitante somministrazione di AZATIOPRINA WELLCOME e
captopril. Vi sono indicazioni che cimetidina e indometacina possono avere
effetto mielosoppressivo, che può essere incrementato dalla somministrazione
concomitante di AZATIOPRINA WELLCOME. Aminosalicilati Poichè esistono evidenze
in vitro che derivati aminosalicilici (per esempio olsalazina, mesalazina o
sulfasalazina) inibiscono l'enzima TPMP, questi devono essere somministrati con
cautela nei pazienti ai quali venga somministrata contemporaneamente
AZATIOPRINA WELLCOME (vedere 4.4). Altre interazioni Nel tessuto epatico umano
in vitro, la furosemide ha mostrato di ridurre il metabolismo di azatioprina.
Il significato clinico non è noto. Vaccini L'attività immunosoppressiva di
AZATIOPRINA WELLCOME potrebbe risultare in una risposta atipica e 3 - 7
potenzialmente negativa ai vaccini vivi e pertanto la somministrazione di
vaccini vivi a pazienti in trattamento con AZATIOPRINA WELLCOME è, su base
teorica, controindicata. È probabile una riduzione nella risposta ai vaccini
uccisi e tale risposta è stata osservata al vaccino per l'epatite B in pazienti
trattati con la associazione azatioprina e corticosteroidi. Un limitato studio
clinico ha mostrato che dosi terapeutiche standard di AZATIOPRINA WELLCOME non
influenzano in modo negativo la risposta al vaccino pneumococcico polivalente,
come valutato in base alla media della concentrazione anticorpale specifica anti-capsulare.
04.6 Gravidanza e allattamento
Gravidanza La decisione di continuare
o interrompere la terapia con AZATIOPRINA WELLCOME durante la gravidanza, o di
interrompere la gravidanza stessa, dipende dalla patologia in trattamento, per
cui occorre valutare lo stato di salute della madre e la conseguente necessità
di terapia adeguata rispetto ai rischi che può correre il feto. Come regola
generale la terapia con AZATIOPRINA WELLCOME non dovrebbe essere intrapresa
nelle donne in gravidanza. L'evidenza della teratogenesi di AZATIOPRINA
WELLCOME nell'uomo è dubbia.
Come nel caso di tutti gli altri trattamenti chemioterapici citotossici,
adeguate precauzioni contraccettive devono essere impiegate quando ad uno dei
partner venga somministrata AZATIOPRINA WELLCOME. In seguito ad esposizione
della madre ad azatioprina, soprattutto in combinazione con corticosteroidi,
sono stati riportati casi di nascite premature e di neonati sottopeso alla
nascita.
Si sono verificati casi di aborto spontaneo successivamente ad esposizione
materna e paterna ad azatioprina. L'azatioprina e/o i suoi metaboliti sono
stati rinvenuti in basse concentrazioni nel sangue fetale e nel liquido
amniotico dopo somministrazione di azatioprina alla madre. Sono state riportate
leucopenia e/o trombocitopenia in una percentuale di neonati, alle cui madri
era stata somministrata azatioprina nel corso della gravidanza.
Durante la gravidanza si consiglia particolare cura al monitoraggio
ematologico.
Allattamento Nel colostro e nel latte di donne in trattamento con azatioprina è
stata identificata 6.mercaptopurina.
04.7 Effetti sulla capacità di
guidare veicoli e sull'uso di macchine
Non esistono dati sugli effetti della
azatioprina sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
Un effetto negativo su tali attività non può essere predetto dalla farmacologia
del farmaco.
04.8 Effetti indesiderati
Non esiste una documentazione clinica
recente che possa essere usata per determinare la frequenza degli effetti
indesiderati.
Gli effetti indesiderati possono variare nella loro incidenza a secondo
dell’indicazione.
La seguente convenzione è stata usata per la classificazione della frequenza:
molto comuni (>1/10), comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1000,
<1/100), rari (>1/10000, <1/1000), molto rari (<1/10000). Infezioni
ed infestazioni Molto comuni: infezioni virali, fungine e batteriche in
pazienti trapiantati che ricevono azatioprina in associazione con altri
immunosoppressori. Non comuni: infezioni virali, fungine e batteriche in altre
popolazioni di pazienti I pazienti in trattamento con AZATIOPRINA WELLCOME, da
sola o in associazione con altri farmaci immunosoppressivi, particolarmente
corticosteroidi, hanno mostrato una aumentata suscettibilità ad infezioni
virali, fungine e batteriche, incluse infezioni gravi o atipiche di varicella,
herpes zoster e altri Neoplasie benigne e maligne (compresi cisti e polipi)
Rare: neoplasie inclusi linfomi non-Hodgkin, cancro della pelle (melanoma e
non-melanoma) sarcoma (Kaposi e non-Kaposi) e cancro del collo dell’utero in
situ, leucemia mieloide acuta e mielodisplasia (Vedere 4.4 ). Il rischio di
sviluppare linfomi non-Hodgkin e altri tumori maligni, in particolare tumori
cutanei (melanoma e non melanoma) sarcomi (Kaposi e non-Kaposi) e cancro del collo
dell’utero in situ è aumentato nei pazienti in trattamento con farmaci
immunosoppressivi, particolarmente nei pazienti trapiantati che ricevono un
trattamento aggressivo, e tale terapia dovrebbe essere mantenuta ai più bassi
livelli efficaci.
L'aumentato rischio di sviluppare linfomi non-Hodgkin nei pazienti con artrite
reumatoide immunosoppressi in confronto con la popolazione generale sembra
essere correlato almeno in parte alla malattia stessa. Vi sono state rare
segnalazioni di leucemia mieloide acuta e mielodisplasia (alcune in
associazione con anomalie cromosomiche). 4 - 7 Disturbi del sangue e del
sistema linfatico Molto comuni: depressione della funzione del midollo osseo;
leucopenia Comuni: trombocitopenia Non comuni: anemia Rari: agranulocitosi, pancitopenia,
anemia aplastica, anemia megaloblastica, ipoplasia della serie eritroide
AZATIOPRINA WELLCOME può essere associata a depressione midollare, generalmente
reversibile, dose-correlata, più frequentemente in forma di leucopenia, ma
anche a volte di anemia e trombocitopenia, e raramente di agranulocitosi,
pancitopenia e anemia aplastica.
Questo avviene particolarmente nei pazienti predisposti alla mielotossicità,
quali i pazienti con deficienza di TPMT e con insufficienza renale e epatica,
pazienti in trattamento con allopurinolo che non riducono la dose di
azatioprina. La terapia con AZATIOPRINA WELLCOME è stata associata ad un
aumento, reversibile e dose- correlato, del volume corpuscolare medio e della
concentrazione emoglobinica dei globuli rossi.
Sono state osservate alterazioni megaloblastiche a carico del midollo osseo, ma
sono rare l'anemia megaloblastica grave e l'ipoplasia della serie eritroide.
Disturbi del sistema immunitario Non comuni: reazioni di ipersensibilità Sono
state descritte occasionalmente, a seguito di somministrazione di AZATIOPRINA
WELLCOME, alcune differenti sindromi cliniche, che appaiono essere reazioni
idiosincratiche di ipersensibilità.
Le manifestazioni cliniche comprendono malessere generale, vertigini, nausea,
vomito, diarrea, febbre, brividi, esantema, rash, vasculite, mialgie,
artralgie, ipotensione, alterazioni della funzionalità renale, alterazioni
della funzionalità epatica e colestasi (Vedi Disturbi epato-biliari), disritmia
cardiaca. In molti casi la ripresa del trattamento con AZATIOPRINA WELLCOME ha
confermato l'associazione con il farmaco. La sospensione immediata del
trattamento con azatioprina e l'istituzione di un appropriato supporto
circolatorio hanno portato alla risoluzione nella maggioranza dei casi. Altre
gravi patologie concomitanti hanno contribuito a casi di decesso molto rari. A
seguito di reazioni di ipersensibilità ad azatioprina, si deve attentamente
considerare, sulla base della valutazione del singolo individuo, la necessità
di continuare la somministrazione di AZATIOPRINA WELLCOME. Disturbi
respiratori, toracici e del mediastino Molto rari: polmoniti reversibili
Disturbi gastrointestinali Comuni: nausea Non comuni: pancreatiti Rari: colite,
diverticolite e perforazione dell’intestino descritte in pazienti sottoposti a
trapianti, diarrea grave nella popolazione con malattie infiammatorie
dell’intestino Una bassa percentuale di pazienti riferisce nausea dopo l'inizio
della terapia con AZATIOPRINA WELLCOME.
Questa sembra diminuire se le compresse sono assunte dopo i pasti. Complicanze
gravi, quali colite, diverticolite e perforazione intestinale, sono state
descritte in pazienti trapiantati in trattamento immunosoppressivo.
Tuttavia l'eziologia non è chiaramente stabilita e potrebbero essere implicati
gli alti dosaggi dei cortisonici.
In pazienti trattati con AZATIOPRINA WELLCOME per malattie infiammatorie
croniche dell’intestino è comparsa diarrea grave, recidivante alla ripresa del
trattamento.
Si deve tener conto, nel trattare questi pazienti, della possibilità che la
risacerbazione dei sintomi possa essere farmaco-correlata. Pancreatite è stata
osservata in una bassa percentuale di pazienti in terapia con AZATIOPRINA
WELLCOME, in particolare in quelli sottoposti a trapianto renale o nei soggetti
affetti da malattie infiammatorie intestinali.
È difficile correlare l'evenienza della pancreatite con la somministrazione di
un solo farmaco, sebbene la ripresa del trattamento con AZATIOPRINA WELLCOME
abbia confermato l'osservazione. Disturbi epato-biliari Non comuni: colestasi e
riduzione della funzionalità epatica Rari: danno epatico pericoloso per la vita
Sono state osservate occasionalmente in associazione al trattamento con
AZATIOPRINA WELLCOME colestasi e riduzione della funzionalità epatica, generalmente
reversibili con la sospensione della terapia. 5 - 7 Tali sintomi possono essere
associati ai sintomi di reazione di ipersensibilità (vedere Disturbi del
sistema immunitario). Principalmente in pazienti sottoposti a trapianto sono
stati decritti casi rari, ma pericolosi per la vita, di danno epatico associato
a somministrazione cronica di azatioprina.
I referti istologici comprendono dilatazione sinusoidale, peliosi epatica,
malattia veno-occlusiva e iperplasia nodulare rigenerativa.
In alcuni casi la sospensione della azatioprina ha comportato un miglioramento,
temporaneo o permanente, del dato istologico e dei sintomi. Disturbi della cute
e del tessuto sottocutaneo Rari: alopecia. Alopecia è stata descritta in un
certo numero di pazienti in trattamento con AZATIOPRINA WELLCOME in
associazione ad altri agenti immunosoppressivi.
In molti casi tale condizione si risolve spontaneamente anche se si continua la
terapia.
La relazione tra alopecia e trattamento con azatioprina è incerta.
04.9 Sovradosaggio
Sintomi e segni I principali segni
del sovradosaggio sono le infezioni opportunistiche, le ulcerazioni a carico
del faringe, la facilità dell'evenienza di emorragie ed ematomi, conseguenti
alla depressione midollare che dovrebbe essere massima dopo 9.14 giorni.
Questi segni sono più frequenti nel caso di sovradosaggio cronico, piuttosto
che a seguito di un unico caso di sovradosaggio.
È stato descritto un caso di un paziente che ha ingerito una singola dose di
7,5 g di azatioprina.
Gli effetti tossici immediati di tale sovradosaggio sono stati nausea, vomito e
diarrea, seguiti da leucopenia e anomalie della funzionalità epatica moderate.
La guarigione si verificò senza eventi significativi. Trattamento Non esistono
antidoti specifici.
Può essere utilizzata la lavanda gastrica.
Il successivo monitoraggio, compredente il monitoraggio ematologico, è
necessario per consentire l'immediato trattamento di qualsiasi reazione avversa
si possa presentare.
Il valore della dialisi in pazienti che hanno assunto un sovradosaggio di
AZATIOPRINA WELLCOME non è noto, sebbene l'azatioprina sia parzialmente
dializzabile.
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche.
Categoria farmacoterapeutica:
Sostanze ad azione immunosoppressiva.
Codice ATC: L04AX01.
L'azatioprina è un derivato imidazolico della 6.mercaptopurina (6.MP).
È rapidamente scisso in vivo in 6.
MP e in una parte metilnitroimidazolica.
La 6.MP attraversa prontamente la membrana cellulare e si converte
intracellularmente in un certo numero di tioanaloghi purinici, comprendenti il
principale nucleotide attivo, l'acido tioinosinico.
La percentuale di conversione varia da soggetto a soggetto.
I nucleotidi non attraversano la membrana cellulare e pertanto non circolano
nei fluidi corporei.
La 6.MP, indipendentemente se sia somministrata direttamente o sia derivata in
vivo dalla azatioprina, viene eliminata principalmente come metabolita ossidato
inattivo, l'acido tiourico. Tale ossidazione è causata dalla xantina ossidasi,
un enzima che viene inibito dall'allopurinolo.
L'attività della parte metilnitroimidazolica non è stata definita chiaramente.
Tuttavia, in molti sistemi sembra modificare l'attività della azatioprina in
confronto a quella della 6.MP.
Le determinazioni delle concentrazioni plasmatiche di azatioprina o 6.MP non
hanno valore prognostico relativamente alla efficacia o alla tossicità di tali
composti.
Meccanismo di azione Mentre gli esatti meccanismi d'azione devono essere ancora
chiariti, alcune possibili modalità comprendono: 1.
Il rilascio di 6.MP che agisce come un antimetabolita purinico. 2.
Il possibile blocco dei gruppi -SH per alchilazione. 3.
L'inibizione di molte vie della biosintesi degli acidi nucleici, che previene
la proliferazione delle cellule coinvolte nella determinazione e nella
amplificazione della risposta immune. 4.
Il danno all'acido desossiribonucleico (DNA) per mezzo della incorporazione dei
tioanaloghi purinici. A causa di tali meccanismi, l'effetto terapeutico di
AZATIOPRINA WELLCOME può essere evidente solo dopo diverse settimane o mesi di
trattamento.
05.2 Proprietà farmacocinetiche.
AZATIOPRINA WELLCOME si dimostra
essere ben assorbita nel tratto gastrointestinale superiore. Studi nel topo con
35S-azatioprina non hanno mostrato concentrazioni, elevate in modo inusuale, in
alcun tessuto, ma una quantità molto piccola di 35S è stata ritrovata nel
cervello. I livelli plasmatici di azatioprina e 6.mercaptopurina non sono ben
correlati con l'efficacia terapeutica o la 6 - 7 tossicità di AZATIOPRINA
WELLCOME.
05.3 Dati preclinici di sicurezza.
Teratogenesi Studi in ratti, topi e
conigli gravidi usando azatioprina a dosaggi da 5.15 mg/kg di peso corporeo al
giorno durante il periodo della organogenesi hanno mostrato vari gradi di
anomalie fetali. La teratogenesi era evidente nei conigli a dosi di 10 mg/kg di
peso corporeo al giorno.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Compresse rivestite con film 50 mg:
Eccipienti: lattosio monoidrato, amido di mais, amido di mais pregelatinizzato,
magnesio stearato, acido stearico.
Rivestimento: ipromellosa, macrogol 400.
06.2 Incompatibilità.
Non sono note incompatibilità con
altri farmaci.
06.3 Periodo di validità
5 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la
conservazione
Non conservare al di sopra di 25° C.
Conservare nella confezione originale.
06.5 Natura e contenuto della
confezione
Blister opaco PVC/Al da 50 compresse
rivestite con film
06.6 Istruzioni per l'uso e la
manipolazione
Manipolazione sicura Gli operatori
sanitari che maneggiano le compresse non ricoperte di AZATIOPRINA WELLCOME
devono seguire le raccomandazioni che si riferiscono ai farmaci citotossici in
accordo con le normative locali.
Accertato che il rivestimento esterno della compressa è intatto, non ci sono
rischi nel maneggiare le compresse ricoperte di AZATIOPRINA WELLCOME.
Le compresse ricoperte di AZATIOPRINA WELLCOME non devono essere divise e, a
condizione che il rivestimento sia intatto, nessuna precauzione addizionale è
richiesta per il loro maneggiamento. Eliminazione Le rimanenze di AZATIOPRINA
WELLCOME compresse devono essere distrutte in conformità alle normative locali
per la distruzione delle sostanze pericolose.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE
ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO.
THE WELLCOME FOUNDATION LTD.
- Greenford - Gran Bretagna Rappresentante legale e di vendita: GlaxoSmithKline
S.p.A.
- Via A.
Fleming, 2 - Verona.
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI
ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO.
AZATIOPRINA WELLCOME 50 mg Compresse
rivestite con film: 50 compresse A.I.C.
020957039
09.0 DATA DELLA PRIMA
AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE.
30 ottobre 1972/Maggio 2005
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO -
Giugno 2006