Sclerosi Multipla: allattare al seno potrebbe ridurre il rischio di ricadute
I ricercatori della Stanford University hanno seguito
32 donne affette da SM, confrontando l’andamento della malattia tra chi
ha allattato al seno e chi lo ha fatto con latte artificiale. Esistono
molte dimostrazioni dei benefici dell’allattamento materno per i neonati:
un nuovo studio dimostra che, in alcuni casi, ci sono benefici anche per
la mamma. Secondo i ricercatori della Stanford University della California,
le donne affette da Sclerosi Multipla che allattano al seno, hanno un
minor rischio di ricadute della malattia. La Sclerosi Multipla è una malattia
autoimmune in cui il sistema immunitario, per gravi alterazioni della
sua funzione, attacca la mielina. La guaina mielinica riveste e protegge
i nervi consentendo la trasmissione degli impulsi nervosi. Spesso, durante
la gravidanza, la SM regredisce. Secondo gli studiosi, la gravidanza ha
una funzione protettiva verso la SM poiché modifica alcuni meccanismi
della risposta immunitaria per consentire al feto – per cosi dire un “elemento
estraneo” – di crescere nel grembo materno. Ma dopo la nascita, la donna
è di nuovo soggetta ad un elevato rischio di progressione della malattia,
con la ricomparsa di sintomi quali astenia, perdita di sensibilità, disturbi
alla vista e altro. Per questo la maggior parte dei medici suggerisce
alle neo-madri di riprendere immediatamente l’assunzione dei farmaci,
ma ciò significa non poter allattare, poiché i medicinali vengono metabolizzati
e vengono trasferiti nel latte, con il rischio di arrecare danni al bambino.
I ricercatori hanno condotto l’indagine prendendo in esame 32 donne affette
da SM: sono state messe a confronto le donne che hanno allattato al seno
con quelle che hanno usato l’allattamento artificiale, registrando la
velocità con cui manifestavano la prima ricaduta dopo il parto. Circa
metà del campione non ha allattato al seno o lo ha fatto solo parzialmente,
alternando il latte materno con quello artificiale.
Tra le donne che
non hanno allattato al seno, l’87% ha avuto una ricaduta subito dopo la
gravidanza, contro il 36% registrato tra le donne che hanno allattato
continuativamente per almeno due mesi. Il monitoraggio è andato avanti
per i 12 mesi successivi alla gravidanza. La ricercatrice Annette Langer-Gould,
direttrice del team di ricerca, alla luce dei dati registrati, ha commentato
che la scelta peggiore sembra essere stata quella di chi ha rinunciato
all’allattamento per tornare immediatamente ad assumere i farmaci, ma
non è ancora possibile spiegare perché allattare al seno aiuti a contrastare
la progressione della Sclerosi Multipla né fare ipotesi sulla durata di
questo effetto protettivo. I risultati dello studio – che necessitano
di ulteriori approfondimenti su ampie popolazioni di pazienti – saranno
presentati ad aprile in occasione del meeting annuale dell’American Academy
of Neurology e certamente accenderanno il dibattito tra i sostenitori
dell’allattamento al seno e coloro i quali, invece, caldeggiano la tempestiva
ripresa dei trattamenti farmacologici.
Fonte: Report On Business 20/02/09
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Ruolo della prolattina nella riparazione dei danni alla mielina
Uno studio, compiuto da Ricercatori dell’University of Calgary
in Canada, ha mostrato in un modello murino che l’ormone prolattina
stimola la produzione della mielina, una sostanza grassa che riveste
le fibre nervose. Nella Sclerosi Multipla, il sistema immunitario reagisce
contro la mielina, causando alterazioni sensitive e motorie. I topi
femmina gravidi presentavano più oligodendrociti, le cellule che producono
la mielina, rispetto ai topi femmina non gravidi della stessa età. Dopo
aver lesionato, sperimentalmente, la mielina, i Ricercatori hanno osservato,
2 settimane più tardi, che i topi gravidi avevano prodotto più mielina
rispetto ai topi non gravidi.
La somministrazione per via iniettiva,
ai topi non gravidi, della prolattina ha favorito la riparazione della
mielina danneggiata.
I risultati dello studio hanno evidenziato il ruolo
della prolattina nella riparazione dei danni alla mielina.
Durante la
gravidanza, la prolattina stimola la produzione di latte.
Fonte: Journal of Neuroscience, 2007
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