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Levo Acetil Carnitina (Nicetile)  

la Levo Acetil Carnitina stimola il metabolismo dei neuroni e migliora la performance muscolare, rafforzandone il metabolismo.

L’Acetilcarnitina può essere considerata un modulatore dell’utilizzazione dei substrati nelle cellule, con implicazioni nel metabolismo sia dei lipidi che dei carboidrati.
Differenti studi hanno mostrato che la carnitina contribuisce a miglioramento dell’utilizzazione del glucosio in soggetti sani.

La Levo Acetil Carnitina, agendo sulle aree cerebrali prefrontali, rafforza il metabolismo neuronale e favorisce la produzione di nuovi neurotrasmettitori migliorando significativamente la conduzione dell’impulso nervoso.

Acetilcarnitina contro la fatica

Nuove ricerche all'Università di Roma

Studio in doppio cieco effettuato dal Prof. Carlo Pozzilli dell'Università "la Sapienza”.

Abbiamo osservato per un anno 36 pazienti di entrambi i sessi, età media 40 anni, che accusavano il sintomo "fatica". Questo studio è il primo fatto nel mondo.
Abbiamo trattato metà dei pazienti con acetilcarnitina e l'altra metà con amantadina.
La prima è una sostanza presente nel metabolismo cellulare della specie umana, la seconda è una sostanza dopaminergica.
Il nostro scopo era quello di mettere a confronto le due terapie per scoprire quale fosse la più efficace e la meglio tollerata”.
Conoscevamo le proprietà dell'acetilcarnitina e abbiamo visto che il nostro studio le ha confermate: questa sostanza naturale non solo ha stimolato il metabolismo dei neuroni ma ha anche rafforzato il sistema muscolare, rafforzandone il metabolismo.
In particolare, acetilcarnitina - agendo sulle aree cerebrali prefrontali - ha rafforzato il metabolismo neuronale ed ha favorito la produzione di nuovi neurotrasmettitori.
Conclusione:
questa terapia, e non quella a base di amantadina, attenua il disagio della fatica.

Il nostro obiettivo era di sconfiggere quella forte sensazione di fatica che accompagna la malattia.
Possiamo essere quindi soddisfatti del risultato: in più di settanta casi su cento c'è stato un netto miglioramento, anche rapido, dei pazienti trattati con acetilcarnitina, sempre ben tollerata.

Altri studi, sempre nel Dipartimento di neurologia dell'Università di Roma, sono in corso.
L'obiettivo, da verificare, è l'effetto neuro­protettivo della acetilcarnitina.
È chiaro che, ove fosse raggiunto, questo traguardo diventerebbe un punto di riferimento della ricerca, perché dalla protezione si potrebbe passare alla prevenzione

Comparison of the effects of acetyl L-carnitine and amantadine for the treatment of fatigue in multiple sclerosis: results of a pilot, randomised, double-blind, crossover trial.

Tomassini V, Pozzilli C, Onesti E, Pasqualetti P, Marinelli F, Pisani A, Fieschi C.

Department of Neurological Sciences, University of Rome "La Sapienza", viale dell' Università 30, Rome 00185, Italy.

Treatment with acetyl L-carnitine (ALCAR) has been shown to improve fatigue in patients with chronic fatigue syndrome, but there have been no trials on the effect of ALCAR for treating fatigue in multiple sclerosis (MS). To compare the efficacy of ALCAR with that of amantadine, one of the drugs most widely used to treat MS-related fatigue, 36 MS patients presenting fatigue were enrolled in a randomised, double-blind, crossover study. Patients were treated for 3 months with either amantadine (100 mg twice daily) or ALCAR (1 g twice daily). After a 3-month washout period, they crossed over to the alternative treatment for 3 months. Patients were rated at baseline and every 3 months according to the Fatigue Severity Scale (FSS), the primary endpoint of the study. Secondary outcome variables were: Fatigue Impact Scale (FIS), Beck Depression Inventory (BDI) and Social Experience Checklist (SEC). Six patients withdrew from the study because of adverse reactions (five on amantadine and one on ALCAR). Statistical analysis showed significant effects of ALCAR compared with amantadine for the Fatigue Severity Scale (p = 0.039). There were no significant effects for any of the secondary outcome variables. The results of this study show that ALCAR is better tolerated and more effective than amantadine for the treatment of MS-related fatigue.

PMID: 14759641 [PubMed - indexed for MEDLINE]

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